venerdì 31 maggio 2013

Foto Vidor "in rosa" per il passaggio del Giro d'Italia - 16 maggio 2013

(Foto di Giampietro e Amedeo Pierfrancesco Comarella)




Anche Vidor si è tinto di rosa per salutare la carovana del Giro - 16 maggio 2013

                                                    (di Giampietro Comarella)
 

   Giovedì 16 maggio il Giro d’Italia ha attraversato anche il centro abitato di Vidor. Si trattava della dodicesima tappa, da Longarone a Treviso, lunga 134 Km, con una breve ma insidiosa asperità: il Muro di Cà del Poggio, a San Pietro di Feletto, ove tanti tifosi si erano assiepati già da diverse ore prima del passaggio della carovana.
   Le sferzate di vento e la pioggia, caduta abbondantemente per tutta la giornata, hanno rovinato in gran parte lo spettacolo e il momento di festa. Ma gli appassionati sono rimasti ugualmente lungo il percorso, sfidando il maltempo, pur di inneggiare e applaudire i corridori e di non far mancare ai protagonisti del giro tanto affetto e calore.
   A Vidor i ciclisti sono sfilati lungo la provinciale in via Marconi ove, a pochi metri dal campanile della chiesa parrocchiale, era stato posto un traguardo volante (come si vede nella foto ove transitano i 5 uomini in fuga).
   Anche i meno incalliti della fotografia non hanno potuto rinunciare ad immortalare l’evento, sfidando la pioggia che poteva recare danno all’apparecchio fotografico.
   Vidor, in particolare piazza Fausto Zadra, era tutta tempestata di rosa. Perfino la fontana era dipinta di rosa. Sotto lo striscione del traguardo volante di Vidor sono transitati 5 uomini che avevano un vantaggio sul gruppo di circa 3 minuti.    
(Il passaggio a Vidor dei 5 fuggitivi)
   I 5 fuggitivi, che hanno tentato invano di resistere fino alla fine, venivano raggiunti proprio a meno di un km dal traguardo, ove il solito velocista britannico Mark Cavendish sotto la pioggia non ha fallito la volata battendo tutti allo sprint. Per lui sarebbe la centesima vittoria in carriera.
   Doveva essere una tappa tranquilla per tutti, ma per Bradly Wiggins, vincitore l’anno scorso del Tour de France, che ha patito molto il freddo, è stato un inferno fino all’arrivo. Il britannico poi deciderà di ritirarsi.
   Nessun problema invece per il siciliano Vincenzo Nibali dell’Astana, che ha tenuto sulle spalle la maglia rosa che porterà saldamente fino alla fine del Giro, dimostrando di possedere una schiacciante superiorità sugli avversari. Metterà in riga i rivali sulla cronoscalata ma, soprattutto, sulla salita delle Tre Cime di Lavaredo, ove vincerà la tappa sotto una bufera di neve, scrivendo una delle pagine più belle della storia del ciclismo.