domenica 6 novembre 2016

La nostra odissea dopo il violento incidente stradale lungo la provinciale S.P. n. 34 a Vidor

  
La nostra auto, dopo il violento impatto in deposito dal carrozziere
   Giovedì 3 novembre, all'ora di pranzo, è rientrata a casa mia moglie, dopo il terribile incidente stradale, avvenuto lo scorso 20 ottobre, lungo la salitella che porta al passo della Calchera a Vidor. E' stata ricoverata 2 giorni nell'ospedale di Montebelluna e, successivamente, altri 12 giorni in quello di Castelfranco Veneto. Il referto medico parla di una frattura leggera alla testa, della rottura del polso destro e della rottura di una vertebra. Per la moglie è stato necessario noleggiare un letto ad hoc e richiedere la collaborazione di una signora che l'accudisca e ci dia una mano in casa. Dura e lenta sarà la guarigione se non ci saranno complicazioni. Mia moglie era al volante, io ero seduto al suo fianco. Un'auto fuori controllo è finita contro di noi. E' stato un impatto frontale violento che poteva costarci la vita. Mia moglie domani sarà nuovamente ricoverata nell'ospedale di Montebelluna per un intervento al polso destro.
   Il nostro, come ho già scritto nel post precedente, è stato l'ennesimo incidente stradale che avviene nella provinciale S.P. n. 34 in territorio di Vidor.
   In questi giorni ho appreso dai media locali che il consigliere regionale Alberto Villanova, pievigino, Gruppo Zaia Presidente, ha presentato in Regione un'interpellanza sulla costruzione del nuovo ponte sul Piave a Vidor, visto che quello attuale risale al primo dopoguerra e non è in grado di sopportare le esigenze attuali di traffico. Ad Alberto Villanova dovrebbe rispondere per iscritto l'assessore regionale di reparto Elisa De Berti. Spero che l'iniziativa del consigliere regionale pievigino non sia un semplice “fuoco di paglia”, ma che sia di stimolo alle istituzioni preposte per iniziare ad affrontare concretamente il problema viario di Vidor e del Quartier del Piave.
   Torno a ribadire anche in questa occasione che il governatore Luca Zaia aveva promesso che la posa della prima pietra per la costruzione della nuova bretella, che prevede una nuova infrastruttura sul Piave, necessaria per portare il traffico fuori del centro abitato di Vidor e migliorare la viabilità nel Quartier del Piave, era prevista per il 2016 e il taglio del nastro nel 2018. Parola evidentemente non mantenuta! E pensare che avevo avuto molta fiducia del nostro governatore! Ero convinto che in tempi brevi avrebbe finalmente risolto il problema.
   Ricordo che ci sono 15 Comuni, coordinati dal sindaco di Vidor Albino Cordiali, purtroppo ancora ignorati, che da anni si battono per una migliore e più sicura viabilità nel Quartier del Piave. Vox populi, vox Dei. Voce di popolo, voce di Dio (Libro di Isaia, 66,6). In un regime democratico chi ci governa dovrebbe essere il portavoce dei cittadini e delle loro esigenze! La sovranità dovrebbe essere esercitata direttamente dal popolo. A buon intenditor poche parole!

Giampietro Comarella