Centinaia e centinaia di passeggeri, diretti all'Adunata Nazionale degli Alpini, che si è svolta in questi giorni a Treviso, sono rimasti ieri pomeriggio sul marciapiede. Ancora una volta Trenitalia ha dimostrato il completo fallimento nel gestire i trasporti su rotaia quando ci sono particolari manifestazioni.
Stazione di Cornuda - Il treno delle ore 13.48 per Treviso |
Ci aspettiamo ora che la Regione del Veneto chieda i danni per una brutta immagine del territorio, che meriterebbe rispetto nei confronti di chi paga il biglietto e non trova ancora una volta un adeguato servizio.
L'impressione è che si pensi solo a fare utili a scapito dei cittadini. Se non hai il biglietto devi pagare una multa salata ma se paghi il biglietto e ti lasciano a piedi cosa succede? Eppure spesso basterebbe avere soltanto un pizzico di buon senso. Non serve la laurea conseguita in un prestigioso ateneo di fama internazionale. La soluzione in questo caso è semplicissima: aggiungere qualche carrozza in più e tutto sarebbe risolto.
Un brutto esempio di quanto verificato è accaduto ieri nella stazione di Cornuda. La maggior parte (per non dire quasi tutti!) di coloro che avevano cercato di salire a bordo del treno delle ore 13.48, proveniente da Belluno e diretto a Treviso, è rimasta a terra. Nessuno si è preoccupato che le due vetture tra l'altro anche datate, che fanno di solito la spola tra le due città, potessero essere del tutto inadeguate a raccogliere l'utenza in occasione di una manifestazione a livello nazionale, che a tutti era ben nota da tempo. Si presume che la stessa cosa sia successa anche nelle stazioni successive, prima dell'arrivo a Treviso.
Stazione di Cornuda - Il treno delle ore 13.48 per Treviso |
Il capo treno a Cornuda non ha potuto altro che invitare i viaggiatori a prendere il mezzo successivo, che sarebbe transitato un'ora dopo, diretto a Padova con cambio a Castelfranco Veneto. Ma qui l'odissea non è finita.
A Castelfranco Veneto c'era una marea di gente tale, che era impossibile salire sul primo convoglio in transito per Treviso, ancora una volta assolutamente poco capiente per far fronte alle esigenze. Una situazione quindi a dir poco paradossale. Una vera Via Crucis. L'unica cosa da fare: armarsi di pazienza e attendere il treno successivo nella speranza di poter salire a bordo.
Stazione di Castelfranco Veneto |
E finalmente dopo due ore di ritardo, rispetto all'orario previsto, grazie all'efficiente servizio che ti ha reso Trenitalia, arrivi a Treviso.
A qualcuno è andata ancora peggio!
A qualcuno è andata ancora peggio!
Foto e testo di Giampietro Comarella