sabato 9 giugno 2018

Artiglieri in festa domani a Moriago della Battaglia

Chiesetta  Madonna del Piave
   Artiglieri in festa domani, domenica 10 giugno, a Moriago della Battaglia, per commemorare il centesimo anniversario della Battaglia del Solstizio, combattuta durante il primo conflitto sul Piave tra il 15 e il 23 giugno 1918. In quel contesto storico l'intervento dell'artiglieria ebbe un ruolo fondamentale per neutralizzare le forze austro-ungariche e creare le premesse per la vittoria finale dell'Italia a Vittorio Veneto, che avvenne solo quattro mesi dopo.    
   Il programma prevede, alle ore 9, il ritrovo delle associazioni d'arma e civili presso l'ex casermetta. Alle ore 9.30 sfilata del corteo, con le autorità intervenute, verso il monumento "Vita per la pace" accompagnato dal corpo bandistico locale. Alle ore 9.45 alzabandiera e omaggio floreale al monumento dell'artigliere. Alle ore 10 S. Messa nella chiesetta votiva della Madonna del Piave nell'Isola dei Morti. Alle ore 11 onore ai caduti con deposizione di una corona d'alloro al cippo. Alle ore 11.15 scoprimento di una stele nell'area del monumento dell'artigliere e discorsi ufficiali di circostanza. Alle ore 12.30 rancio.

Testo di Giampietro Comarella

sabato 2 giugno 2018

E' in corso a Valdobbiadene il "Trofeo del Prosecco", manifestazione organizzata dal Circolo Scherma di Montebelluna

   E' in corso oggi, nella cantina San Gregorio di Valdobbiadene, il tradizionale  "Trofeo del Prosecco", arrivato alla settima edizione.
   La manifestazione è organizzata dal Circolo Scherma di Montebelluna.
   In pedana, in una gara di fioretto, circa 120 bambini e bambine di età compresa tra i 6 e i 9 anni provenienti da tutta l'Italia.
"L'iniziativa - ha commentato il presidente del Circolo Gabriele Zappalorto è riservata a quei piccoli atleti che intendono affaciarsi già in tenera età in questa particolare disciplina sportiva".

Testo di Giampietro Comarella

sabato 7 ottobre 2017

Domani mattina a Vidor il via alla 37^ edizione della corsa del ciclamino

   Si disputa domani, domenica 8 ottobre, a Vidor, la tradizionale e classica “corsa del ciclamino”, manifestazione podistica a passo libero e non competitiva organizzata dal gruppo “Lepri Strache Vidor” in collaborazione con la Pro Loco "La Vidorese", arrivata alla 37^ edizione.

   L'evento prevede due tratti, rispettivamente di 5 e 10 km, attraverso i percorsi della Grande Guerra, i vigneti e le caratteristiche colline di Vidor, nel cuore della produzione del prosecco Docg e un terzo, adatto anche alla tecnica del Nordic Walking, di 18 km, per atleti più allenati su un tracciato prevalentemente collinare su antichi sentieri e strade sterrate. 
   Partenza di fronte al centro polifunzionale di Vidor con inizio alle ore 8.45 per il tragitto più lungo.  Alle ore 9 il via agli altri due percorsi. 
   Numerosi i premi in palio per i primi arrivati e per i gruppi più numerosi. 
   Quota di iscrizione 2 o 5 euro. Sono previsti punti di ristoro.

Foto e testo di Giampietro Comarella










martedì 12 settembre 2017

21° Palio di Vidor "Assalto al Castello" - Imbattibile la squadra di Moriago della Battaglia - Colbertaldo ha dovuto accontentarsi del secondo posto

   Il Palio di Vidor "Assalto al Castello", arrivato alla 21^ edizione, è finito anche quest'anno nelle mani della formazione di Moriago della Battaglia, che ha dimostrato di essere una compagine molto compatta, forte e determinata.
   La gara, in programma domenica 10 settembre, non ha avuto storia. Colbertaldo, nonostante il grande impegno, ha dovuto accontentarsi solo della piazza d'onore.
   La manifestazione è stata in parte disturbata dal maltempo che, comunque, non ha scalfito le emozioni vissute da chi ha partecipato all'evento.
   La pioggia ha costretto gli organizzatori a spostare la cerimonia ufficiale, con il discorso delle autorità e la presentazione degli atleti, in piazza Zadra davanti al municipio.
   Ha fatto da apripista, fuori concorso, con inizio alle ore 16.15, la squadra dei ragazzi (Mega "Pippe") della locale scuola media.   Poi il via alla gara ufficiale, alle ore 16.30, con la partenza dei portacolori di Petritoli, paese gemellato con Vidor, che anche quest'anno hanno voluto onorare la manifestazione  con la loro partecipazione.

   Ogni squadra era composta da due ragazze, che correvano reggendo una scala nel tratto pianeggiante e da otto atleti che, a staffetta, portavano invece una pesante trave (ariete) nel tracciato in salita.
   Vinceva chi raggiungeva la sommità del Castello, con partenza in via Piave, impiegando il minor tempo possibile.
   Scala e ariete sono i simboli che ricordano gli assalti avvenuti storicamente al Castello di Vidor nel lontano medioevo.
   I trionfatori hanno dedicato la vittoria - dopo aver superato le difficoltà del percorso bagnato dalla pioggia - all'indimenticabile amico Enrico Marsura, mancato lo scorso anno causa un incidente stradale.
   Moriago ha vinto con un tempo di 2 minuti, 37 secondi e 13 centesimi davanti a Colbertaldo (secondo) e Vidor centro (terzo). Seguono poi nell'ordine: Alnè di Sotto, Sernaglia, Bosco, Alnè di Sopra e Petritoli.

 Testo e foto di Giampietro Comarella

venerdì 18 agosto 2017

Guerra agli sprechi d'acqua a Vidor

Il municipio di Vidor
   Guerra agli sprechi d'acqua a Vidor, dopo gli elevati consumi riscontrati in questo periodo. 
   Causa il caldo torrido dei giorni scorsi e le scarse precipitazioni degli ultimi mesi, le fonti di approvvigionamento idrico si sono notevolmente abbassate. A fronte dei risultati dell’ultimo monitoraggio l'Ats (Alto Trevigiano Servizi) Srl di Montebelluna, società che gestisce l'acquedotto pubblico in parecchi Comuni della Marca Trevigina, ha invitato anche il Comune di Vidor ad emanare un'ordinanza per vietare l'utilizzo dell'acqua potabile per innaffiare orti e giardini, per il riempimento di ogni tipo di piscina, per lavare gli automezzi e spazi esterni e per ogni altro tipo di impiego diverso dall'uso domestico. Un atto dovuto, dopo la stagione estiva poco piovosa e ove si sono toccate temperature piuttosto elevate, ben al di sopra delle medie del periodo. 
   Il provvedimento di divieto è scattato in questi giorni in paese e rimarrà in vigore fino a metà del mese di ottobre. L’inosservanza dell'ordinanza comporta l'applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria variabile tra i 25 e i 500 euro. Sul rispetto dell'atto emanato vigileranno gli organi preposti. 
   Il sindaco, Albino Cordiali, di fronte alla grave emergenza idrica, raccomanda ai cittadini la massima collaborazione, adottando un consumo responsabile dell’acqua della rete pubblica per evitare sprechi inutili, diversi da quelli destinati al consumo umano, alimentare e per l’igiene personale.

Testo e foto di Giampietro Comarella

mercoledì 21 giugno 2017

50° Anniversario del sacrificio dell'alpino radiofonista Armando Piva

  
L'alpino Armando Piva
   Nel 50° anniversario della morte dell'alpino radiofonista Armando Piva, medaglia d'argento al valor militare alla memoria, l'amministrazione comunale di Vidor e il gruppo locale delle penne nere hanno organizzato per domani, giovedì 22 giugno, un momento celebrativo, per ricordare il sacrificio di questo ragazzo di ventidue anni, deceduto a seguito delle gravi ferite riportate nell'esplosione di un ordigno precollocato nel terreno, durante un'azione di rastrellamento, conseguente ad un attentato dinamitardo verificatosi nella zona di Cima Vallona il 25 giugno 1967. 
   Per lui era il periodo di leva e, nonostante conoscesse bene i rischi ai quali si sarebbe esposto, si era offerto volontariamente nella ricognizione. 
   Erano gli anni del terrorismo in Alto Adige, della "Guerra dei tralicci", che provocò 21 morti, tra cui 15 appartenenti alle forze dell'ordine e agli alpini e 57 feriti. 
   Il programma prevede alle ore 18.30 il ritrovo sul piazzale del Castello di Vidor, alle ore 18.45 la cerimonia dell'alzabandiera, alle ore 19 la S. Messa, al termine della quale vi sarà, presenti autorità locali e militari, la benedizione della targa a ricordo del 50° anniversario della morte dell'alpino Piva collocata sulla cripta-ossario del monumento ai caduti. Infine la deposizione di fiori sulla sua tomba nel cimitero del paese.
   Ad Armando Piva è intitolata la sede della sezione alpini di Valdobbiadene e una via del Comune di Vidor.

                                                                                                                     Giampietro Comarella

domenica 14 maggio 2017

Adunata Nazionale degli Alpini a Treviso - Trenitalia lascia a piedi centinaia e centinaia di passeggeri diretti alla manifestazione - La Regione del Veneto dovrebbe chiedere i danni

  Centinaia e centinaia di passeggeri, diretti all'Adunata Nazionale degli Alpini, che si è svolta in questi giorni a Treviso, sono rimasti ieri pomeriggio sul marciapiede. Ancora una volta Trenitalia ha dimostrato il completo fallimento nel gestire i trasporti su rotaia quando ci sono particolari manifestazioni.

Stazione di Cornuda - Il treno delle ore 13.48 per Treviso

   Ci aspettiamo ora che la Regione del Veneto chieda i danni per una brutta immagine del territorio, che meriterebbe rispetto nei confronti di chi paga il biglietto e non trova ancora una volta un adeguato servizio.
   L'impressione è che si pensi solo a fare utili a scapito dei cittadini. Se non hai il biglietto devi pagare una multa salata ma se paghi il biglietto e ti lasciano a piedi cosa succede? Eppure spesso basterebbe avere soltanto un pizzico di buon senso. Non serve la laurea conseguita in un prestigioso ateneo di fama internazionale.  La soluzione in questo caso è semplicissima: aggiungere qualche carrozza in più e tutto sarebbe risolto.
   Un brutto esempio di quanto verificato è accaduto ieri nella stazione di Cornuda. La maggior parte (per non dire quasi tutti!) di coloro che avevano cercato di salire a bordo del treno delle ore 13.48, proveniente da Belluno e diretto a Treviso, è rimasta a terra. Nessuno si è preoccupato che le due vetture tra l'altro anche datate, che fanno di solito la spola tra le due città, potessero essere del tutto inadeguate a raccogliere l'utenza in occasione di una manifestazione a livello nazionale, che a tutti era ben nota da tempo. Si presume che la stessa cosa sia successa anche nelle stazioni successive, prima dell'arrivo a Treviso.
Stazione di Cornuda - Il treno delle ore 13.48 per Treviso

   Il capo treno a Cornuda non ha potuto altro che invitare i viaggiatori a prendere il mezzo successivo, che sarebbe transitato un'ora dopo, diretto a Padova con cambio a Castelfranco Veneto. Ma qui l'odissea non è finita.
   A Castelfranco Veneto c'era una marea di gente tale, che era impossibile salire sul primo convoglio in transito per Treviso, ancora una volta assolutamente poco capiente per far fronte alle esigenze. Una situazione quindi a dir poco paradossale. Una vera Via Crucis. L'unica cosa da fare: armarsi di pazienza e attendere il treno successivo nella speranza di poter salire a bordo.
Stazione di Castelfranco Veneto

   E finalmente dopo due ore di ritardo, rispetto all'orario previsto, grazie all'efficiente servizio che ti ha reso Trenitalia, arrivi a Treviso.
   A qualcuno è andata ancora peggio!











Foto e testo di Giampietro Comarella