Pascolo abusivo in zona a protezione speciale. Lo denuncia l'associazione cacciatori di Vidor, stanca di voler ogni anno assistere allo scempio che viene fatto nel periodo primaverile nell'area golenale del Piave, stravolgendo di fatto la conservazione degli habitat e l'equlibrio faunistico.
Il territorio di Vidor è attraversato ogni anno, nei mesi di aprile, maggio e giugno da numerose greggi di pecore che, oltre a crare problemi di deiezione lungo le strade e disagi alla circolazione dei mezzi, si fermano per più giorni lungo l'area delle “grave” creando disastri ambientali.
“E' una situazione – ha spiegato Manuel Tessaro, presidente dell'associazione - ormai diventata intollerabile. Ogni gregge ha migliaia di animali che divorano tutta l'erba, gli arbusti e perfino la corteccia delle piante, lasciando il terreno completamente spoglio di vegetazione che, appena ricresce, viene distrutta da un altro gregge. Oltre ad infestare il territorio di zecche, i mesi primaverili sono proprio quelli nei quali gli animali selvatici covano o partoriscono; si pensi alle covate dei fagiani, delle anatre, ai piccoli leprotti ma, anche, a tutti quegli uccelli che nidificano a terra o negli arbusti divorati e calpestati dalle pecore”.
(Dopo il passaggio delle pecore) |
Tessaro osserva, ad esempio, che nel territorio delle Grave del Piave di Vidor esistono anche pochi esemplari di un uccello, l'occhione, che è inserito nella lista europea da proteggere, che depone le uova tra i sassi del greto del fiume nel periodo di passaggio delle greggi con alta probabilità di perdita dell'intera nidiata. ”Ebbene, - continua Tessaro - tutti questi animali selvatici vengono sterminati dal passaggio di pecore e capre. E quei pochi animali adulti, che si salvano, vengono catturati di notte dai cani dei pastori, ben addestrati a procurarsi il cibo in natura”. “Tale distruzione – conclude - non può più continuare, tanto più che siamo in un sito di interesse comunitario nell'ambito della direttiva europea denominata Rete Natura 2000”.
L'associazione cacciatori auspica che il Comune di Vidor adotti un apposito regolamento, come hanno fatto altri Comuni, che tuteli il territorio protetto, prevedendo controlli e sanzioni pesanti per i trasgressori.
L'associazione cacciatori auspica che il Comune di Vidor adotti un apposito regolamento, come hanno fatto altri Comuni, che tuteli il territorio protetto, prevedendo controlli e sanzioni pesanti per i trasgressori.
Testo di Giampietro Comarella