Come aveva già anticipato giorni fa, con un commento riportato a penna sul documento ricevuto dalla Prefettura ed esposto in bacheca, il sindaco di Segusino, Guido Lio, ha detto no al Prefetto che chiedeva la disponibilità a ospitare nel territorio Trevigiano una cinquantina di stranieri, provenienti dal Nord Africa, appena sbarcati, richiedenti asilo.
La lettera è datata il 26 aprile e i suoi contenuti sono molto espliciti per sottolineare la gravità in cui versano i Comuni, già presi con i problemi quotidiani dei propri cittadini.
“Tale decisione, - scrive il primo cittadino al Prefetto - mi permetto di evidenziare, non trova motivazione nella preconcetta insensibilità ai problemi che attanagliano certe aree del Mondo, a cui la nostra gente, al contrario, ha sempre dimostrato dedizione e impegno attraverso il volontariato”. “E’ palese e dimostrata, invece l’inaffidabilità del Governo italiano - continua Guido Lio - nella gestione di tale problema. Gli Enti Locali sono già colmi di problemi sociali e di ordine pubblico legati alla presenza di stranieri; non è il caso che si sobbarchino altre e ‘gratuite’ emergenze”.
Il sindaco osserva che anche tutto il consiglio comunale, riunito il 19 aprile, non ha obiettato alle criticità che lui stesso ha sollevato, anzi ci sono stati commenti molto espliciti sulla scelta di ospitare queste persone.
“Oltre a questo, rispondendo alla poco celata volontà di imporre, fosse necessario, l’ospitalità per questa gente - conclude Guido Lio - si fa presente che sarà cura del sottoscritto informare debitamente la comunità di Segusino per le azioni da intraprendere, non ritenendo il solo sindaco, né tanto meno un funzionario dello Stato o l’attuale Governo italiano titolati a decidere le sorti del nostro territorio”.
Giampietro Comarella
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