lunedì 19 maggio 2014

A proposito delle liste cosiddette "civiche"

 

(Gazebi per la propaganda elettorale)

   Ultimi giorni di campagna elettorale in vista del voto di domenica 25 maggio. Ai nastri di partenza ci sono in tutt'Italia un prolificare di liste "civiche", soprattutto per i rinnovi dei consigli comunali.
   Ma quante di queste sono veramente formate da persone che, pur avendo idee politiche differenti, riescono a mettersi d’accordo per il bene della collettività, applicando il principio di “trasversalità?”. Spesso finiscono per essere liste politicizzate camuffate per raccogliere un bacino più ampio di consensi. Nascono a volte anche sulla base di particolari interessi per raggiungere una rappresentanza politica. Certe si identificano attraverso il localismo, la natura politica della lista e la solidarietà civica, altre in punti chiave del programma politico locale per conseguire un determinato target elettorale.
   La simbologia in questo campo è vasta. Si cerca di mettere al centro il cittadino invece del partito. Nel simbolo sono presenti spesso scorci del paesaggio comunale o scritte che esprimano vicinanza o solidarietà.

                                                                                                        Giampietro Comarella

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