sabato 8 marzo 2014

Antica Fiera di San Gregorio a Valdobbiadene - Attese 40.000 persone

   A Valdobbiadene attese tra oggi, domani e dopodomani 40 mila presenze in visita all’antica fiera di San Gregorio tra la “britola” da record e il gelato al prosecco.
   Ci sarà solo l’imbarazzo della scelta tra mostre, esibizioni, proiezioni di cortometraggi e concerti. Saranno presenti nella città del vino circa 150 espositori alla fiera che è punto di riferimento per l’agricoltura e la viticoltura collinare e per le lavorazioni boschive, cui vanno aggiunti quasi 200 tra banchi del mercato, hobbisti e artisti. Senza contare le degustazioni grazie alla Cittadella dei prodotti tipici, dalla soppressa trevigiana alla casatella, dai formaggi di malga alle focacce artigianali. Tutto rigorosamente proveniente dalle piccole produzioni locali.
La maxi "Britola" (foto "La britola Valdobbiadene")
  L’inaugurazione ufficiale, alla presenza del governatore del Veneto Luca Zaia e delle massime autorità del territorio, è prevista per domani, domenica 9 marzo, alle 11.30 in piazza Marconi.
   Nel parco antistante a Villa dei Cedri è stata collocata, dopo mesi di lavoro, la “britola” da guinness dei primati: ha una lama di 8 metri per 5 quintali di peso e un manico in legno da 20 quintali.  Oltre ad essere il più grande coltello del mondo è, nello stesso tempo, anche simbolo identitario di un territorio profondamente legato al lavoro in agricoltura. Un’opera densa di memorie e significati se si pensa che il manico, scolpito dall’artista bassanese Toni Venzo, è stato ricavato da un secolare cedro dell’Himalaya che, ammalato, è stato necessario abbattere nel 2005. Quasi dopo dieci anni quel legno, rimasto abbandonato all’interno del parco, è ora tornato a nuova vita. Nel cuore della pianta sono state recuperate schegge di memoria: un pezzo di granata probabilmente risalente alla Grande Guerra e un chiodo antico che la pianta aveva inglobato. Nulla è andato sprecato: il maestro Venzo ha ricavato anche due splendide sculture che sono visitabili presso il palazzo Piva e all’ingresso del municipio. 

                                                                                                       Giampietro Comarella

                                                                                                 

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